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Mostre di fine estate...(1)

Al ritorno o alla fine delle proprie vacanze perchè non concedere un po' di tempo alla cultura? Ed ecco che vi consiglio due mostre "estive" che secondo il mio punto di vista vale la pena visitare se siete ancora in vacanza o nella zona.

Siamo in Sardegna. Una terra meravigliosa! Una terra misteriosa e nascosta, che svela silenziosa i suoi gioielli naturali, i suoi colori contrastanti. Una terra dall'identità forte e dalle mille sfumature, che si illumina e risplende alla luce del suo sole.

Per conoscere davvero la cultura sarda e ammirare i suoi tesori vi consiglio di visitare la mostra "I territori dell'arte. Dipinti, sculture e gioielli delle collezioni civiche".

La mostra è a Cagliari a Palazzo di Città, in Piazza Palazzo al centro di Castello, il più importante e storico quartiere della città, a due passi dal Duomo di Santa Maria, da Palazzo Reale e dal bastione di Saint Remy. Il Palazzo di Città, è stato egregiamente ristrutturato negli anni precedenti ed è stato sapientemente adibito a splendida location espositiva. Una mossa vincente nelle politiche culturali di una città come Cagliari che, a mio parere, ha molto da dire nella promozione della cultura e dell'arte italiana.

La mostra è una esposizione delle più importanti e riconosciute bellezze artistiche della cultura sarda, e del sentimento di forte appartenenza che grandi artisti hanno nei confronti della loro terra d'origine.

E' stato creato un vero e proprio percorso tra le diverse forme espressive e artigianali nelle sei sale della mostra. Per ogni sala un tema, una espressione d'arte.

Si inizia con la sala dedicata ai ritratti dalla forte espressività di alcuni uomini e donne sardi di Melkiorre Melis, di Antonio Mura e di Carmelo Floris e agli antichi e bellissimi gioielli in oro e argento. E' davvero emozionante la donna campidanese ritratta da Melkiorre Melis col suo sguardo basso, triste e forte allo stesso tempo. E i diversi gioielli nella grande teca affascinano per la loro particolarità e il lavoro di incisione che li caratterizza.

I paesaggi di Cagliari sono il tema della seconda sala, nella quale è possibile ammirare i dipinti che ritraggono la rocca, la laguna e le piazze di Foiso Fois e gli Anton Ettore Maury che - con i loro colori accesi e contrastanti - esprimono il fascino e la vivacità della città.

I tessuti sono i protagonisti della terza sala, che ospita la scultura della Filatrice di Francesco Ciusa. Tantissime splendide e colorate tele (tappeti, copricassa e bisacce) realizzate per molti secoli dalla grande capacità delle tessitrici sarde. Si resta davvero sorpresi di fronte all'esplosione di colore e alla raffinatezza del lavoro di tessitura.

I paesaggi della campagna sarda, legata al tema della cavalcata, sono invece il leit motiv delle opere ospitate della quarta sala.

Si possono poi ammirare le ceramiche della Collezione Ingrao e i dipinti su tela di fiori e frutti, non meno che le cassepanche, i mortai e i pestelli.

Nell'ultima sala invece Cagliari è ritratta negli scorci castellani più suggestivi delle opere di incisione di Felice Melis Marini, Dina Masnata, Stanis Dessy: la porta del Arsenale, la torre di San Pancrazio e la Cattedrale sono rappresentati nella loro essenza ma allo stesso tempo esprimono tutto il loro valore di simboli indiscussi della città.

In questo breve percorso la pittura e la scultura interagiscono in maniera perfetta con la cultura materiale e quelle che un tempo si sarebbero definite arti minori, i tesori delle collezioni permanenti. Questa interazione permette al visitatore di immergersi in una meravigliosa e poliedrica cultura territoriale, vivendone completamente le emozioni, la complessità, il fascino che la caratterizza.

Due "chicche" che ho particolarmente apprezzato e che credi valga la pena sottolineare nell'organizzazione espositiva. La prima idea è collegata al forte legame del Palazzo col quartiere storico e con la città: nella prima e ultima sala si è voluto invitare i visitatori a dare uno sguardo anche fuori, a cogliere dalle finestre delle sale scorci unici del quartiere, raccontando la storia e il valore culturale del Duomo di Santa Maria, del Palazzo Reale e del bastione di Saint Remy in schede illustrative davvero interessanti. La seconda novità è davvero una idea originale e al tempo stesso ispirata alla tradizione. Nella sala più piccola dedicata alle tele, come nella più forte tradizione familiare del corredo, durante la visita si può aprire e "curiosare" dentro una moderna cassettiera che rievoca comunque i mobili delle nostre nonne e in ogni grande cassetto ammirare straordinari lavori artigianali di decorazione e di ricamo.

La mostra è visitabile presso l'Antico Palazzo di Città fino al 30 settembre 2012. Vale davvero la pena visitare questa mostra! Amerete ancora di più questa splendida isola!

Alcune immagini della mostra (fonte: pagina Facebook - Antico Palazzo di Città)
Alcune immagini della mostra (fonte: pagina Facebook - Antico Palazzo di Città)Alcune immagini della mostra (fonte: pagina Facebook - Antico Palazzo di Città)Alcune immagini della mostra (fonte: pagina Facebook - Antico Palazzo di Città)

Alcune immagini della mostra (fonte: pagina Facebook - Antico Palazzo di Città)

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K
fatto molto bene, mi è piaciuta l'esposizione e ti fa venir voglia di correre a vederla
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